Premessa

Le policies dell’innovazione italiana hanno tradizionalmente pensato più a digitalizzare processi esistenti, invece di utilizzare il digitale come leva di trasformazione economica e sociale.

Ma l’agenda digitale è invece un’occasione di trasformazione essenziale per perseguire i grandi obiettivi della crescita, dell’occupazione, della qualità della vita, della rigenerazione democratica nel paese. E se si mettono al centro delle azioni i cittadini e le imprese, l’innovazione digitale diventa è un investimento pubblico che coincide immediatamente con una riforma strutturale del Paese.

Il processo di digitalizzazione, per definizione, è trasversale e pertanto anche la presente strategia dovrà integrare quanto realizzato o in fase di realizzazione sulla base dei documenti strategici del settore pubblico, con particolare riferimento a:

  • Legge n. 124 del 07/08/2015 recante “Deleghe al Governo in materia di
    riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” (G.U. n. 187 del 13 agosto 2015);
  • «Patto per la Salute» e le relative iniziative di e-Health del
    Ministero delle Salute;
  • piano della Giustizia Digitale in ambito civile e penale;
  • programma di riforma “La Buona Scuola” del MIUR;
  • strategia per la digitalizzazione delle imprese all’interno del PON
    competitività per Ie 8 regioni del SUD;
  • azioni per il digitale nell’ambito del PON Cultura e Sviluppo
    2014-2020;
  • iniziative previste nel PON Governance-capacità istituzionale;
  • azioni relative al PON Metro per le Smart Cities and Communities;
  • strategia per la smart specialization per la ricerca, l’innovazione e
    la competitività del sistema produttivo nazionale e regionale.

In quest’ottica, deve realizzarsi una piena sinergia con altre strategie pubbliche in essere, sia di pertinenza del governo nazionale sia di competenza regionale, per mettere utilmente “a sistema” obiettivi, processi e risultati.

Una ricetta nuova, dunque, che mette al centro le esigenze di modernizzazione e sviluppo digitale di cittadini e imprese italiane, anche utilizzando gli interventi nel settore pubblico come leva. Per questo, la presente strategia si focalizza su:

  • il coordinamento di tutti gli interventi di trasformazione digitale e
    l’avvio di un percorso di centralizzazione della programmazione e della spesa pubblica in materia;
  • il principio di Digital First, attraverso lo switch-off della
    tipologia tradizionale di fruizione dei servizi al cittadino; la diffusione di cultura digitale e lo sviluppo di competenze digitali in imprese e cittadini;
  • la modernizzazione della pubblica amministrazione partendo dai
    processi, superando la logica delle regole tecniche e delle linee guida e puntando alla centralità dell’esperienza e bisogno dell’utenza;
  • un approccio architetturale basato su logiche aperte e standard, che
    garantiscano accessibilità e massima interoperabilità di dati e servizi;
  • soluzioni volte a stimolare la riduzione dei costi e migliorare la
    qualità dei servizi, contemplando meccanismi di remunerazione anche capaci di stimolare i fornitori a perseguire forme sempre più innovative di erogazione/fruizione dei servizi.

La presente strategia ha, inoltre, un carattere dinamico, per essere capace di adattarsi progressivamente agli scenari nel periodo di riferimento 2014-2020.

L’Agenzia per l’Italia digitale [1] ne coordina l’attuazione con tutte le amministrazioni centrali e locali, e avvalendosi del supporto concreto e fattivo di tutte le Regioni e delle loro strutture sui territori.

Lo sviluppo della strategia deve, infatti, avvenire secondo la logica della co-progettazione, anche valorizzando le *best practices* sul territorio per definire piani e standard nazionali.

La presente strategia è stata redatta a valle di un processo di consultazione partecipato sia online sia offline, svoltosi dal 20 novembre 2014 al 20 dicembre 2014 e che ha coinvolto tutti gli stakeholders pubblici e privati, nonché numerosi cittadini e associazioni civiche.

A seguito della consultazione pubblica, conclusasi il 20 dicembre 2014, che metteva in condivisione la prima versione della Strategia, sono pervenuti 578 commenti/proposte di emendamento da parte di 83 utenti: di tali commenti, contenenti proposte di integrazione e modifica di “Crescita Digitale”, circa 140 sono stati valutati coerenti e quindi sottoposti ad un’analisi più approfondita concernente la catalogazione e la sintesi dei commenti ritenuti omogenei. I criteri di valutazione: presenza nella strategia della tematica sollevata e ambiti di competenza, pertinenza del commento/emendamento, livello di dettaglio.

Sono stati inclusi integralmente nella versione definitiva della Strategia 6 commenti, mentre altri 13 sono stati accolti in modo parziale.

Maggiori informazioni sulla consultazione sono disponibili online: http://commenta.formez.it/ch/crescita_digitale/.

Note

[1]

Una logica di razionalizzazione e efficienza che capitalizza quanto di buono realizzato finora e lo proietta nel quadro di sistema Paese.

Per un’attuazione corretta e trasparente della presente strategia, l’AgID pubblicherà periodicamente gli stati di avanzamento.